Quota 96: alla fine la sentenza della Corte Costituzionale che tutti attendevano è arrivata. Ed è pesante come un macigno per gli "esodati" del comparto Scuola, che vedono allontanarsi sempre di più la propria pensione.

Quota 96, il no della Consulta

La Consulta "dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell'art. 24, comma 3, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici" si legge.

Niente da fare quindi: i Quota 96 che attendevano un segnale forte dalla sentenza, con una decisione in grado di rappresentare un precedente per l'intera categoria, e che sono rimasti delusi.

E adesso? La situazione si fa sempre più nera per i quasi 4 mila interessati.

Quota 96, scadenze e prossime prospettive

Negative anche le ultime novità pervenute dal Miur negli ultimi giorni: il ministero ha infatti fissato il termine per la presentazione delle domande di pensionamento del personale scolastico al 1 settembre 2014 per il 7 febbraio dell'anno prossimo. Vale a dire, tra meno di due mesi.

Quota 96, sfumata la possibilità della Corte Costituzionale, per andare in pensione dal prossimo anno scolastico possono ormai sperare solo in un intervento veloce e risoluto della politica. Che viste le premesse, appare quanto mai improbabile. In questi mesi le leggi, i decreti e gli emendamenti ad hoc per i Quota 96 sono più volte saltate, prima a causa di vari errori di calcolo sulla platea di beneficiari e poi a causa di risorse economiche insufficienti.

E a nulla sono valsi gli sforzi di alcune deputate impegnate per la causa, prime fra tutte Manuela Ghizzoni e Antonella Incerti

Ora, il Comitato Civico Q96 vede come unica altra strada alternativa un appello da presentare alla Corte Europea di Strasburgo per i diritti dei lavoratori, che però ha tempi molto più lunghi (si parla del 2016).

L'anno scolastico 2014-2015 vedrà i Quota 96 della scuola ancora al lavoro, quindi?