La Legge di Stabilità si può cambiare. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi sono stati i pensionati che sono scesi in piazza nell'ambito di alcuni presidi organizzati dal Cgil SPI, il Sindacato Pensionati Italiani.



Secondo lo SPI è possibile mettere a punto con la Legge di Stabilità misure tali da difendere il potere d'acquisto dei pensionati, ristabilire per il lavoro principi di giustizia e di equità sociale, e garantire un welfare che sia pubblico e solidale.



Inoltre, secondo la sigla della Cgil occorre una legge sulla non autosufficienza ed un maggiore contrasto a quelli che sono gli sprechi ed i privilegi.

Sulla difficile condizione dei pensionati è intervenuta in data odierna anche la Federconsumatori nel sottolineare e nel ribadire come servano interventi incisivi per rilanciare nel nostro Paese la domanda interna.



Per esempio, si potrebbe riportare l'Iva al 21%, o ancora meglio al 20% visto che, secondo l'Associazione dei Consumatori, l'impatto negativo, diretto e indiretto, legato all'aumento dell'imposta sul valore aggiunto è pari in media a 335 euro annui considerando una famiglia-tipo composta di tre persone.



Non a caso, dopo un mese di scioperi su base territoriale, siamo alla vigilia di altre manifestazioni su base regionale organizzate in maniera unitaria da Cgil, Cisl e Uil proprio per chiedere modifiche alla Legge di Stabilità a favore dei lavoratori e dei pensionati. I Sindacati in merito attendono risposte, altrimenti la mobilitazione è destinata a continuare.