Pensioni, arrivanonovità dalla Legge di Stabilità. Sotto l'albero di Natale cambiano gli scenari,viene ripristinata l'indicizzazione dei trattamenti ma con un funzionamentodiverso rispetto a quello previsto in precedenza. C'è poco da esser feliciconsiderando quanto si prospetta da una prima analisi.

La riforma pensioni voluta dal duo Monti-Fornero aveva bloccato per due anni l'adeguamentoal costo della vita dell'ammontare della remunerazione. A tornare èl'adeguamento al costo della vita per le pensioni superiori a 1.486 euro lordial mese, cioè 3 volte il minimo, ma che non vanno oltre i 2.973 euro lordi.  Tuttavia si tratta di aumenti tutt'altro che lauti: quest'anno, infatti, siprospetta un tasso di inflazione assai basso.

Per calcolareeffettivamente qual è l'aumento che ci sarà occorre leggere l'andamentodell'indice Istat per le famiglie di operai e impiegati, leggermente differenteda quello generale: quello del 2013 in corso di concludersi non lo si conosceancora ma le stime dicono che si aggirerà sull'1,2% circa. Va detto però che solo le pensioni fino a tre volte la minima aumenteranno del100% dell'indice. Gli importi fino tra tre e quattro volte il minimopercepiranno il 95% di quella cifra (1,08%), quelli fra quattro e cinquesaliranno del 75 % (0,90%) e le pensioni sei volte superiori alla minima diappena il 50%. Stando ai primi studi fatti, nelle ipotesi migliori si percepiranno 10-15 euroin più al mese. Un caffè al giorno in più offerto dal governo ma che, aipensionati costretti a rovistare negli scarti dei mercati, sicuramente noncambierà la vita.