Riforma Pensioni 2014: quali i temi affrontati? Siconcentra su Quota 96, esodati e su altri temi, lariforma pensionistica del 2014, ovvero la ratifica el'aggiunta di interventi alla legge già in vigore, parte della leggedi stabilità approvata da Camera e Senato.

Cominciamo a parlare della questione esodati, uno dei nerviscoperti dell'attuale sistema di previdenza. Si amplifica di 6.000soggetti da aggiungersi ai già stimati 17.000 individui, per untotale di 23mila persone, la platea di lavoratori che hannointerrotto il loro impiego per cause di crisi, e sono definitiesodati, uno dei termini che più hanno contraddistinto il Ministerodella Fornero.

Questi soggetti, in quanto adulti e con famiglie a carico, secondoquanto stabilito riceveranno aiuti economici che ammontano aduno stanziamento di un miliardo di euro. La metà degli esodati,però, è ancora ben lontana dall'età pensionabile e necessiterà dinuove misure di intervento.

Attenzione puntata anche sui cosiddetti insegnanti Quota 96;la fascia di docenti, che vede negato l'accesso alla pensione a causadi un errore della Riforma Fornero, che ha fatto sparirel'agognata quota in grado di assicurare gli anni di maturazione delservizio.

Il punto sbagliato, poteva essere ritirato, o avrebbe trovato unabase per farlo, dalla Ragioneria di Stato, se la Corte avessesollevato il dubbio di costituzionalità, ma per ragioni di naturaeconomica l'esposto è stato più volte bocciato.

Questa invece lanuova rivalutazione degli assegni: sarà al 100% per quelli fino a 3volte il minimo, mentre al 95% per quelli, calcolati fino a 4 volteil minimo.

Il contributo di solidarietà entra in vigore dall'1gennaio 2014, ecco a quanto ammonteranno scaglioni e aliquotesulle pensioni più elevate. La stretta che andrà a intaccare lecosiddette pensioni d'oro.

Per creare il gettito, si atterràa queste proporzioni: 6% per la porzione di reddito che superi i90mila euro annuali, 12% per la porzione di reddito che superi i128.811 euro annuali; 18% da calcolare sulla porzione di reddito chesuperi i 193.217 euro annuali.

Per quel che riguarda la pensione anticipata, si stabilisceche se è stata maturata la sufficiente anzianità contributiva al 31dicembre 1995 gli uomini potranno andare in pensione a 42 anni e seimesi e le donne a 41 anni e sei mesi.

Da appianare, infine, le differenze uomini e donne dopo ilrichiamo della Commissione Europea. Ancora al vaglio l'equiparazionetra i contributi minimi per le pensioni tra i due differenti sessi.Rilevata una disparità di genere anche nel trattamento a finipensionistici.