L'allarme sulla pensione anticipata e posticipata di uomini e donne, è stato lanciato dall'Istat: sono addirittura oltre 500 mila le persone tra i 50 ed i 69 anni che avrebbero affermato di non aver mai versato i contributi e che sarebbero molto preoccupati riguardo il proprio mantenimento nella vecchiaia.

Secondo sempre l'Istat, sono oltre 2,5 milioni i cittadini tra i 50 ed i 69 anni del Bel Paese che sono riusciti ad andare in pensione in maniera anticipata rispetto a quanto previsto dalla regolare scadenza previdenziale. Sono invece quasi 500 mila gli italiani tra i 50 ed i 70 anni che sono ancora al lavoro volontariamente per cercare di incrementare il proprio reddito, nonostante gli sia già stata recapitata la pensione da lavoro.

In entrambi i casi, a spingere gran parte della popolazione italiana ad anticipare ed a ritardare il proprio pensionamento, è la paura di rimanere in povertà, anche a costo di non lasciare spazio a giovani diplomati e laureati, che sono sempre più disoccupati.

Le regioni del nord sono quelle che hanno registrato un notevole incremento di richieste di pensionamento anticipato, soprattutto da parte delle donne. In tutte le altre regioni la tendenza è sempre femminile anche per quanto concerne il pensionamento posticipato, soprattutto nelle regioni del sud dove le donne accedono al mondo del lavoro in maniera più tardiva rispetto agli uomini.

Tutti i dati sopra citati sono riferiti all'anno 2012 ma dalle notizie che circolano sul web, per il 2013 la situazione sembra essere peggiorata, ci aspetta probabilmente un 2014 di tensioni e sacrifici.