Nuovadoccia fredda per il personale scolastico in quota 96. L'emendamento presentatodalle on. Ghizzoni, Incerti e Paris per mandare inpensione il personale della Scuola rimasto bloccato dalla riforma Fornero è stato dichiarato inammissibile.

L'emendamento era stato presentato dopo larelazione della Ragioneria dello Stato, che dichiarava inammissibile, in quantoinidonea, a parere dei ragionieri tecnici, la richiesta di coperturafinanziaria con l'intento di utilizzare il "fondo esodati".

Il nuovo emendamento, che recepiva le osservazioni dellaRagioneria, modificava l' iniziale proposta.

Difatti, dal momento che la stessaRagioneria sosteneva l'impossibilita di predeterminare la platea degliinteressati e potenziali pensionandi, il nuovo emendamento predisposto dalledeputate Ghizzoni, Incerti e Piras, poneva un tetto massimo di 4000 (l'indagine conoscitiva predisposta dalMIUR determinava in 3976 i quota 96), in modo da poter fissare con certezza larichiesta di copertura finanziaria in 35 milioni di euro per l'anno 2014, di106 milioni di euro per l'anno 2015, di 107,2 milioni di euro per l'anno 2016,di 108,4 milioni di euro per l'anno 2017 e di 72,8 milioni di euro per l'anno2018. Nonostante ciò, gli emendamenti sono stati dichiaratiinammissibili, "per carenza dicopertura o copertura inadeguata".

Forte lo sconcerto da parte delle tre deputate, chedichiarano: "Eravamo consapevoli delle difficoltà da superare…ma abbiamo volutougualmente presentare l'emendamento alla legge di stabilità per non lasciareintentata alcuna strada. Domattina si riunirà la Commissione in sede referente per decidere comeprocedere…Non sarà facile trovare una soluzione, pratica e perseguibile".

Dalle parole delle tre tenaci deputate, affiora però unsenso di rassegnazione, sembra proprio che l'avventura, le attese e le speranzedei quota 96, siano arrivate proprio al capolinea.

Si avvicina, comunque, la data in cui si verrà a conoscenza cosaavranno deciso i giudici della Corte Costituzionale.