Il numero di persone, sopratutto giovani, che decide di trasferirsi all'estero o per lavoro o per studio è esorbitante. Sempre più ragazzi decidono di partire in cerca d un futuro migliore e il più delle volte lo fanno alla cieca, senza sapere a chi rivolgersi nel nuovo paese, che si tratti di un caso d'urgenza o di semplici richieste d'informazioni.

Vista tale "mancanza", il Patronato INCACGIL insieme ai suoi partner sindacali europei, nell'ambito del progetto TESSE (Translation Exchanges on Social Security in Europe) ha dato vita al "Passaporto dei diritti" redatto in italiano,francese ed inglese: testo dove vengono fornite informazioni sui vari paesi membri dell'Unione Europea e si risponde a tutte le domande più frequenti "sul come lavorare o studiare all'estero", o meglio, nel preciso paese scelto.

Il passaporto dei diritti, che mira a voler diventare il maggior punto di riferimento di chi si reca all'estero, contiene le nuove regole del coordinamento europeo dei sistemi di sicurezza sociale in vigore dal 2010, tutti gli indirizzi utili a cui rivolgersi in caso di problemi, all'interno dello Stato in questione e, la risposta a tutte le domande che in genere "un emigrato", che sia per lavoro o studio si pone: un ragazzo che va a studiare in un altro Paese europeo ha diritto all'assistenza sanitaria? I lavoratori stranieri che diritti hanno in caso di malattia o infortunio? Hanno diritto alla pensione? Come funzionano i contributi? e così via.

Le risposte a tali domande senonché le intere spiegazioni giuridiche, sono fornite facendo riferimento al sistema legislativo dei singoli paesi europei presi in esame e, per rendere più chiari gli argomenti più articolati a livello normativo, sono stati inseriti anche degli esempi esplicativi.

Il testo integrale del Passaporto dei diritti, con relative spiegazioni su come lavorare e studiare all'estero, è facilmente reperibile online.