Riforma Pensioni, sulla delicataquestione del riordino del sistema pensionistico italiano intervieneil Commissario Straordinario per la revisione della spesa pubblicaCottarelli, il quale, pur difendendo la validità della riformaFornero, pone alcuni punti fermi di cui a suo parere si dovrà tenerconto in sede di valutazione degli interventi.

Per Cottarelli, la riforma pensioniche il Governo ed i parlamentari dovrebbero varare nell'ambito deiprovvedimenti previsti nel pacchetto legislativo denominato Legge diStabilità, ora in discussione alle Camere, dovrebbe partire daalcuni presupposti inderogabili, uno dei quali è il riordino dellecosiddette pensioni d'oro.

Questo argomento, pur giudicato damolti importante al fine di varare una equa riforma pensioni,fu già affrontato all'epoca del varo della riforma Fornero, marisultò impossibile intervenire sui vitalizi milionari perchè laCorte Costituzionale bocciò i provvedimenti inerenti il taglio dellepensioni più elevate: secondo la Consulta, sitrattava di benefici già maturati dai contribuenti e su cui non sipoteva intervenire.

In pratica, la Corte Costituzionalesancì il principio che una corretta riforma pensioni potesseandare a modificare quella parte del sistema pensionistico italianoche andava ad incidere su diritti in via di maturazione e non, comenel caso delle cosiddette pensioni d'oro, su vitalizi già maturatidai beneficiari attraverso anni di contributi versati.

Staremo a vedere se le considerazioniespresse da Cottarelli potranno incidere in qualche modo sugliorientamenti del Governo in tema di riforma pensioni, anche se ad oggi appare molto difficile pensare che i legislatori possano in qualsiasi modo aggirare l'ostacolo del parere della Corte Costituzionale, poichè lo stesso risulta vincolante per il varo di qualsiasi intervento legislativo, non solo nell'ambito della riforma pensioni, che adesso è all'esame dei Deputati e dei Senatori, ma in generale in qualsiasi campo di competenza parlamentare.