Riforma Pensioni:pensione anticipata a 62 anni in cambio di cosa? Si attende la versione definitiva della Legge di Stabilità 2013 che potrebbeprendere in considerazioni alcuni emendamenti tra questi punti resta caldo il temadell'uscita anticipata e flessibile.

Vi sono alcuni punti in comune tra la proposta di EnricoGiovannini, ministro del Lavoro, e l'emendamento alla legge di stabilitàproposto dal senatore del Pd GiorgioSantini, che però parte da presupposti differenti.

Vediamoli in sintesi: la proposta di Giovannini è quella diconcedere una sorta di prestito statale, ed essendo un prestito andrà restituitocon gli interessi, che consenta l'uscita anticipata dal lavoro.

Mentre l'emendamento di Santini vede come destinatari tutti i lavoratori in cassa integrazione in derogache non hanno accesso agli ammortizzatori ordinari, questi lavoratori rinunciandoalla cassa integrazione potrebbero andare in pensione anticipata all'età di 62 anni. A prima vista sembrerebbeuna manovra fondamentalmente conveniente per lo Stato, ma se da un lato nonverrebbero più versati i contributi ai lavoratori, dall'altro vi sarebbe un incrementodella spesa pensionistica. Sarebbe quindi attuabile un emendamento di questotipo nella Legge di Stabilità?

GiorgioSantini all'HuffingtonPost spiega che non si tratterebbe con questa manovra di applicare nella Riforma Pensioni alcuna penalizzazione ai lavoratori che aderirebberoalla pensione anticipata, ma che sitratterebbe solo di ricevere un assegno pari agli anni effettivamente lavorati;queste le sue parole: "Si andrebbe in pensione con le vecchie regole eincassando un assegno commisurato ovviamente agli anni lavorati, ma trattandosiancora di un'ipotesi si possono valutare varie possibilità".

Quel che é certo é che molti lavoratori continuano a confidare nella Riforma Pensioni per avere più chiaro in proprio futuro pensionistico che appare ancora nebuloso.