Con la legge di Stabilità che ha passato l'esame del Senato, si può iniziare a capire quali sono i temi messi al centro dal Governo Letta in ottica di provvedimenti previdenziali e pensionistici.

Una tra le novità principali del maxi-emendamento che ha ottenuto 171 sì dai senatori sono quelle relative al reddito minimo garantito, inserito in forma sperimentale: si chiamerà Sia, ovvero Sostegno per l'inclusione attiva, e permetterà alla famiglie interessate di uscire e risalire dalla soglia di povertà assoluta. Serviranno circa 7 miliardi di euro, che sarebbero dovuti arrivare dall'innalzamento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 22%.

In realtà questa nuova introduzione verrà finanziata attraverso tagli alle Pensioni d'oro: tutti coloro che hanno una pensione oltre i 90mila euro avranno una tassazione pari al 6%, per chi gode di un vitalizio da 128mila euro l'anno avrà una tassa del 12%, mentre ci sarà un 18% per chi ha una pensione superiore i 193mila euro.

Altro intervento in termini di indicizzazioni delle pensioni è quello riferito dal viceministro all'Economia Stefano Fassina, il quale ha rassicurato sulla possibilità che il Governo possa di nuovo affrontare la questione relativi alle indicizzazioni: il tutto, afferma Fassina, verrà discusso alla Camera.

Intanto l'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico dell'Europa, mette in guarda l'Italia.

Secondo quanto riferisce l'organizzazione, con la riforma Fornero del dicembre 2011, l'Italia ha fatto un passo in avanti per la sostenibilità ma il tutto non è stato sufficiente a garantire la stabilità lavorativa delle persone, visti i meccanismi introdotti che danno possibilità ai lavoratori di uscire dal mercato del lavoro.