La riforma Pensioni che dovrebbeessere contenuta nella legge di stabilità 2013, che è oraall'esame delle Camere e rispetto alla quale sono stati presentaticentinaia di emendamenti, genere attesa e perplessità da parte siadegli esponenti politici, sia di quelli del mondo dell'informazione,sia dei diretti interessati, ossia la gente comune.

La riforma pensioni della Legge diStabilità 2013 dovrebbe essere ottenuta dalla mediazione di dueimportanti proposte, quella del Ministro Giovannini e quella delrappresentante del Partito Democratico Giorgio Santini, chepresentano alcuni punti in comune ed alcune caratteristiche che ledifferenziano notevolmente.

Innanzitutto, il concetto di RiformaPensioni che il Ministro Giovannini esprime con la sua propostaprende in considerazione lo strumento della concessione di unprestito da parte dello Stato, di cui potrebbe usufruire colui chedecidesse di andare in pensione anticipata a 62 anni, ma il problemaè che questo prestito andrebbe rimborsato all'Ente erogatore con gliinteressi.

La seconda proposta di RiformaPensioni, quella del Senatore del Partito Democratico Santini,prevede invece che tutti i lavoratori in cassa integrazione inderoga, rinuncino a quel beneficio derivante dall'utilizzodell'ammortizzatore sociale e possano accedere al pensionamentoanticipato, praticamente pagando i tre anni di pensione anticipatacon la rinuncia al trattamento economico relativo alla cassaintegrazione in deroga per lo stesso periodo.

Comunque per ora siamo solo nel campodelle mere ipotesi, dato che la discussione alla Camera degliemendamenti riguardanti la Legge di stabilità 2013 ingenerale e la riforma pensioni in essa contenuti è appenaall'inizio e i commentatori aspettano con ansia di conoscere qualedelle due proposte possa essere approvata.