La riforma delle Pensioni è un tema sempre più all'ordine del giorno sulla scena politica. Tra le migliaia di emendamenti alla legge di stabilità presentati nell'ultimo periodo, molti riguardano proprio il sistema previdenziale, con richieste di modifica sostanziale provenienti da un po' tutti gli schieramenti.

Una delle proposte al momento più discusse è quella presentata da Giorgio Santini (Partito Democratico), che prevede la possibilità del pensionamento anticipato a 62 anni per coloro che perdono il lavoro, al posto della cassa integrazione in deroga.

Si tratta, nella sostanza, di permettere a chi rimane disoccupato ed esaurisce la possibilità di accedere agli ammortizzatori ordinari, di avere in anticipo la pensione. Per lo Stato, la voce di spesa relativa agli strumenti di ammortizzazione in deroga è in continua crescita: nel 2013 si attesta a quasi 3 miliardi di euro, in grande aumento rispetto ai 2,4 miliardi dell'anno scorso.

Se a questa platea di ormai ex lavoratori venisse erogata la pensione, invece della Cig, la minore spesa per lo Stato deriverebbe dall'assenza di contributi dovuti nel secondo caso. Una proposta, quella di Santini, che lo stesso deputato definisce "condivisa dal partito" e che cercherà di inserire nella manovra o nei collegati

Un'ipotesi che non prevede, almeno nella sua prima formulazione, penalizzazioni per chi decidesse per il pensionamento a 62 anni: si potrebbe andare in pensione con le vecchie regole e ricevendo un assegno commisurato ovviamente agli anni di attività.

Si vedrà se la proposta riceverà il favore dell'esecutivo e un'approvazione ufficiale.

Intanto, buone notizie sul fronte rivalutazione delle pensioni: secondo le ultime indiscrezioni, il governo starebbe valutando di introdurre la rivalutazione al 100% per gli assegni fino ai 2500 euro.