'Pensioni subito': è un messaggio deciso e forte quello che mandano i lavoratori Quota 96 della scuola che stanno affrontando ormai da mesi la difficile situazione legata al proprio trattamento pensionistico. Ritardi, scarsa comunicazione, continue false notizie e pochi fatti hanno accompagnato la vicenda fin dalla sua genesi.

Il 19 novembre 2013 si è tenuto il presidio al Miur con il quale gli oltre cento rappresentanti della categoria hanno voluto far sentire la propria rabbia per un'ingiustizia difficile da digerire. All'interno dei circa 4000 protagonisti regna il pessimismo alla luce di quello che è stato il comportamento del ministro Carrozza che nulla ha fatto per riconoscere i diritti degli interessati, soprattutto dopo il censimento del Miur, che ha ridotto pesantemente le stime fatte dalla Ragioneria di Stato.





'Non è più tempo di dichiarazioni rassicuranti o rincuoranti' si legge nel comunicato in cui viene manifestata tutta la preoccupazione per una questione che nella Legge di Stabilità non compare in nessun provvedimento. L'ansia cresce anche dopo le parole del ministro dell'Economia Saccomanni che ha chiarito come la Finanziaria non verrà modificata: la speranza è che lo sforzo dei parlamentari Marzana, Chimienti, Ciprini (M5S) e Ghizzoni (PD) possa produrre gli effetti sperati dai lavoratori. Proprio quest'ultima ha fatto sapere che nei prossimi giorni potrebbero esserci novità interessanti.

Sull'altro fronte, quello legato al caso singolo, c'è da attendere ancora: la sentenza della Corte Costituzionale non verrà depositata in tempi brevi. Il tempo stimato dal comitato è di circa 30 giorni, ma con l'avvicinarsi delle feste natalizie, la paura è che la pubblicazione possa avvenire durante i primi giorni del 2014.