Potrebbe esserci finalmente una svolta nella grottesca situazione legata ai Quota 96, quei lavoratori del mondo della scuola che, per via di un banale errore tecnico inserito nella riforma Fornero, non sono potuti andare in pensione nonostante ne avessero maturato i diritti: nello specifico si tratta di quegli esodati che hanno dovuto pagare la superficialità da parte di chi ha redatto la riforma, che non è andata a considerare le specificità del calendario della scuola.

Le prossime ore potrebbe davvero risultare quelle decisive per risolvere l'intricata matassa nella quale sono rimasti aggrovigliati gli interessati: è prevista infatti per oggi 19 novembre 2013 la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla situazione personale che fa riferimento alle problematiche e ai difetti della riforma Fornero.

Il verdetto finale, che potrebbe significare 'speranza di vedere riconosciuti i propri diritti', è atteso in tarda mattinata, tra le 12 e le 14.

Altra importante notizia che riguarda la questione è quella del disegno di legge che grazie all'interesse di Manuela Ghizzoni, parlamentare del PD, arriverà finalmente alla discussione in Commissione Lavoro: sarà definita la richiesta di un'ulteriore analisi tecnica per definire il perché della differenza dei conteggi del MIUR rispetto ai numeri raccolti dall'INPS criticati dal Comitato Quota 96 (3976 contro i 9000 circa dell'Ente previdenziale).

Negli scorsi giorni la stessa Ghizzoni ha promosso un'interrogazione parlamentare volta a chiedere spiegazioni al ministro dell'Economia Saccomanni in merito alle coperture finanziarie dell'operazione di sblocco dei Quota 96.

Ma forse la fine di questa pazzesca vicenda potrebbe essere vicina: fra poche ore gli esodati scolastici finiti in un tunnel lungo mesi potrebbero finalmente rivedere la luce.