Dopo le dichiarazioni preoccupanti degli scorsi giorni, sono arrivate rassicurazioni in merito alla questione relativa alle Pensioni Inps, la cui erogazione era stata messa in dubbio dallo stesso presidente dell'Ente Antonio Mastrapasqua.

Nella serata del 14 novembre è arrivata dunque la rettifica e la dichiarazioni distensiva del numero uno dell'Ente previdenziale: 'C'è totale serenità nei conti dell'Inps, pertanto non deve esserci nessuna preoccupazione da parte dei contribuenti. Il mio discorso era solo volto a specificare quello che era stato da me espresso nel mese di luglio, durante relazione al Parlamento: si tratta di mere questioni contabili, che non vanno minimamente ad inficiare i flussi finanziari'.

Mastrapasqua entra nel dettaglio: 'I 9 miliardi che lo stato ci dà, continuerà a darli per sempre: il fatto è che non si può registrarli sottoforma contabile. Lo stesso vale per i debiti dell'Inpdap'.

Il presidente Mastrapasqua ha poi rivelato di aver inviato una lettera al Governo, per segnalare una maggiore riflessione su alcuni punti: "Il deficit che l'Inps ha ereditato con l'accorpamento dell'ex Inpdap e dell'Enpals non può essere un fardello in grado di provocare incertezze e allarmi sulla tenuta delle pensioni dei cittadini, che possono dormire sonni tranquilli: le pensioni sono pagate oggi e saranno pagate in futuro.

Alle parole di rassicurazione di Mastrapasqua si aggiungono quelle di Saccomanni, che ha voluto sottolineare come non ci sia nessun motivo di serio allarme: 'Si tratta di una piccola situazione tecnica che stiamo vedendo di affrontare: ci siamo confrontati con Giovannini e la ragioneria sta già trovando le soluzioni ad hoc'.

Riguardo le ultime notizie relative all'indicizzazione soft delle pensioni, l'impressione è che per le pensioni sotto ai 1500 euro non ci dovrebbero essere ritocchi, mentre l'adeguamento sarebbe al 90%, al 75% e al 50% per le pensioni rispettivamente di 2000, 2500 e 3000 euro al mese.