Dopo la parziale ammissione di responsabilità fatta dalla Fornero nelle scorse settimane, arrivano conferme numeriche sulla pesante condizioni di difficoltà in cui vertono tutti i cittadini italiani che devono andare in pensione e quelli che hanno già fatto cessato la propri attività lavorativa. Non che le responsabilità siano tutte collegate alla riforma dell'ormai ex ministro del Lavoro: certo è che quei cambiamenti sembrano aver accentuato la condizione di difficoltà preesistente.

Secondo un'analisi effettuata da Confesercenti, non esiste altra realtà europea come l'Italia in quanto a standard di carico tributario sui trattamenti pensionistici.

In altre parole, nessuno nell'UE tassa le Pensioni come noi.

Nello specifico lo studio rileva come le detrazioni per i pensionati italiani sia minori rispetto a quelle di altre tipologie di redditi da lavoro e come altre fattispecie di agevolazioni presenti in altri Paesi, non vengano garantite per i pensionati del Belpaese.

Il confronto è emblematico: al pensionato francese viene applicato un carico fiscale inferiore di 135 euro rispetto a quello di un normale dipendente. Ancora più significativo il paragone con i pensionati tedeschi dove lo 'spread' è addirittura di 2125 euro.

La riflessione finale di Confesercenti è la stessa che si sente ripetere ormai da mesi: nell'agenda del Governo Letta, alla voce priorità, va inserita la nota Pensioni e tutto ciò va fatto urgentemente. Le ricette proposte dalla confederazione sono quelle che vedono una rivisitazione dell'Irpef e un equilibrio tra le detrazioni attribuite ai lavoratori dipendenti e quelli per i redditi da pensione.