La lotta dei 5 Stelle contro le Pensioni d'oro entra nel vivo e dopo la presentazione alla stampa e i banchetti informativi per le città ora arriva la prova del nove nell'aula di Montecitorio.

Lunedì 25 novembre la Camera si dovrà esprimere sulla mozione dei 5 Stelle in cui si chiede di applicare un contributo di solidarietà alle pensioni più alte (in particolare alle pensioni d'oro) per poter consentire un piccolo aumento delle pensioni minime.

La mozione 5 Stelle nello specifico - Andando ad analizzare la mozione del M5S si legge che attraverso la loro proposta si potrebbe ricavare oltre 1 miliardo di euro all'anno.

Tale cifra andrebbe spalmata su tutte le persone con la pensione sotto i 1000 euro. Ricordiamo che la minima nel 2013 equivale a 495 euro al mese. I 5 Stelle chiedono un'equa e solidale progressivitàdell’imposizione sui redditi da pensione e propongono una serie di aliquote in base alla differenza con le minime.

Ad esempio, per i 5 Stelle coloro che percepiscono una pensione che è superiore rispetto alla minima da 1 a 6 volte dovranno contribuire con un'aliquota dello 0,1%. Dunque una persona che guadagna 1400 euro al mese di pensione dovra contribuire versando 1 euro e 40 centesimi al mese. La situazione cambia notevolmente per le pensioni molto più alte. Ad esempio, coloro che percepiscono una pensione che va tra le 15 e le 20 volte la minima dovranno versare un'aliquota del 10%.

E dunque un pensionato che percepisce 8000 euro di pensione al mese dovrà contribuire versando 800 euro al mese.

Problemi di incostituzionalità - Una proposta simile era già stata vagliata in precedenza e bocciata dalla Corte Costituzionale che nella sentenza 116/2013 aveva definito illegittimo il contributo di perequazione sulle pensioni d'oro.