Pensioni d'oro di almeno 20 mila euro al mese. Statistica del pollo a testa per ogni italiano, ma c'è chi mangia solo l'osso. L'importo medio, difatti, è di poco meno di mille euro al mese a persona. Però, 882 fortunati sono titolari delle così dette "pensioni d'oro" di almeno 20 mila euro al mese (tra i più citati sul web Giuliano Amato, stratega del blitz notturno perfettamente riuscito sui depositi bancari negli anni 1990). Poi ci sono altri 8 mila che riscuotono l'assegno mensile sopra i 10 mila. E ancora, oltre 179 mila con cifra tra i 4 mila 800 e i 10 mila euro ogni mese (fonte tabelle Istat 2012 sulle pensioni, a richiesta del ministro Giovannini).

Pensioni di sopravvivenza sotto i 500 euro al mese

Da contraltare, circa 8 milioni di pensionati hanno un assegno mensile sotto i 500 euro. Ed altri 7.6 milioni un assegno al di sotto dei 1.000 euro. Si aggiungono circa 2 milioni e 824 mila invalidi civili con assegno medio mensile di 418 euro (fonte i mass media 2012: i dati sono in continua variazione, ma la sostanza resta). Il Gazzettino di Venezia, il 23-01-2013 titola "8.000.000 di poveri", suddividendoli in "povertà relativa" aventi un reddito sotto 1.011 euro al mese per nucleo di due persone; e in 3.400.000 in "difficoltà assoluta". In tali aride cifre i milioni di pensionati sono in prima fila.

Spesa dello Stato per le pensioni in aumento

Nel 2011 la spesa per gli assegni di pensione è aumentata del 2,9% rispetto al 2010: totale, 265.976 miliardi di euro.

Le regioni del Nord Ovest hanno il maggior numero di pensionati, il 27,5% e assorbono il 30,1% di spesa. Il Centro Italia ed il Sud costano il 20% ciascuno. Le isole il 9,1%.

I pensionati più "ricchi" risiedono nel Lazio (13.170 euro in media), in Lombardia (12.532) e in Liguria (12.339). I più poveri sono in Molise (9.226 euro in media), in Calabria (9.394) in Basilicata (9.280).

Le pensioni riferite alle città vedono tra i "benestanti" gli abitanti a Roma, Milano, Trieste, Torino e Genova. I "sofferenti" a Ogliastra, Agrigento, Crotone, Benevento e Potenza. Le pensioni di vecchiaia interessano il 51,9% dei trattamenti; di invalidità il 5,9% e il 4,2%; dei superstiti il 20,6% e il 14,7%. Il 7,9% è appannaggio dei trattamenti assistenziali.

Il 70,6% dei pensionati riguardano ex lavoratori dipendenti pubblici e privati; il 28,1% sono autonomi e l'1,3% sono professionisti (fonte: report Inps sull'analisi territoriale delle pensioni italiane, da PMI.it 14 11 2013).