Se fino a qualche anno fa, ottenere un prestito personale era piuttosto semplice, nel 2014 è diventata un'impresa davvero titanica, degna di essere chiamata 'mission impossible'.
Il perchè è facile immaginarlo: i rischi connessi alla concessione di un prestito hanno raggiunto livelli stratosferici ed ormai possiamo dirlo, con assoluta certezza, le garanzie richieste rasentano l'impossibile. 


Prestiti, per averli occorre diventare correntisti o comprare polizze

Si può dire che, ormai, tutte le banche impongono a chi richiede un prestito di aprire un conto corrente presso la propria filiale: secondo un indagine condotta da Altroconsumo, almeno un istituto di credito su tre è disposto a concedere il prestito previa acquisto di una polizza che, in genere, si scopre assai onerosa. Basti pensare che tale polizza costa al cliente in media 771 euro, ma, in molti casi, si arriva tranquillamente a superare i 1000 euro, fino a toccare 1500-1800 euro, nei casi più estremi.


Prestiti, ci si è 'dimenticati' del SECCI

Oltre il sessanta per cento degli sportelli bancari (esattamente il 63%) omette la consegna ai propri clienti del modulo informativo precontrattuale, il SECCI (Standard European Consumer Credit Information): ricordiamo, a questo proposito, che, secondo le disposizioni vigenti in materia di credito al consumo, il richiedente del prestito deve essere messo nella migliore condizione per confrontare l’offerta di credito con le altre presenti sul mercato; in questa maniera, sarà più semplice decidere in maniera razionale e ponderata.


Prestiti, attenzione alla fase precontrattuale

C'è da tener presente, inoltre, una tecnica scorretta che viene usata nella cosiddetta fase precontrattuale, quella cioè di richiedere dati personali e quelli relativi al reddito: così, di solito, si fa firmare al cliente l'autorizzazione all'utilizzo dei dati per accesso alle centrali rischi private, privandolo così già a priori della possibilità di confrontare altre offerte presso altri istituti o società.