Il Premier rassicura con un tweet che nella busta paga di maggio i lavoratori con un reddito sotto i 25mila troveranno gli 80 euro in più promessi dal governo. Matteo Renzi, cinguetta: "Dicevano che era una televendita. Poi che non c'erano le coperture. Poi le coperture sì, ma non quelle. #Amicigufi ma aspettare venerdì no?".

Gli 80 euro in più in busta paga dovrebbero consistere in un aumento della detrazione fiscale per lavoro dipendente, attraverso una revisione dei moltiplicatori che calcolano la detrazione in base al reddito percepito dal lavoratore in busta paga mensile e annualmente.

L'obiettivo dichiarato da Renzi è quello di rimettere in moto i consumi delle famiglie italiane, permettendo a molti italiani una capacità di spesa mensile di 80 euro in più.

Renzi, a chi gli chiede se per dare gli ottanta euro in busta paga è vero che il governo taglierà gli assegni familiari, sempre su Twitter risponde: "No, non è vero".

"Nel Consiglio dei Ministri del 18 zprile via libera agli 80 Euro nella busta paga di maggio". Lo afferma Angelino Alfano, ministro dell'Interno. "È una buona strada per rilanciare i consumi. Se mettiamo 10 miliardi in più nelle tasche degli italiani è altamente probabile che - continua Alfano a Mix24 - una parte di questi vengano spesi e una parte finisca in gettito per le casse dello Stato e una parte in reddito per commercianti e artigiani e coloro i quali beneficeranno degli acquisti con questi dieci miliardi".

Intanto, oggi il Parlamento voterà il Def con due scrutini separati: uno sul documento economico, a maggioranza semplice; l'altro, a maggioranza assoluta, sulla scelta del governo di posticipare al 2016 l'obiettivo del pareggio di bilancio imposto dall'Ue.

Il ministro Pier Carlo Padoan, introducendo l'audizione alla Camera dei Deputati sul Def, ha dichiarato: "La ripresa è arrivata, ma è ancora fragile. Va supportata attraverso il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione e sgravi fiscali. Ma questo può essere l'anno della svolta". Sarà la Svolta buona?