Gli assegni per il nucleo familiare dall'Inps possono essere percepiti dai lavoratori dipendenti sia del settore privato che pubblico, da chi è percettore di pensione o di indennità previdenziali da lavoro dipendente (es. Aspi e mini Aspi), dai percettori di indennità Inail per tubercolosi. Hanno diritto, altresì, i soci delle cooperative presso cui prestano attività lavorativa come dipendenti. L'importo dell'assegno per il nucleo familiare varia in base ai componenti della famiglia e del reddito complessivo: l'importo è decrescente per scaglioni di reddito crescente.

Sono inoltre previsti aumenti degli scaglioni di reddito se il richiedente è vedovo/a, divorziato o separato legalmente; se nel nucleo familiare sono presenti disabili.

Nucleo familiare: i soggetti che concorrono alla composizione del nucleo familiare sono:

  • il medesimo richiedente, il coniuge, i figli, sorelle e fratelli, i nipoti, minori o inabili, se però sono orfani di entrambi i genitori e non hanno diritto alla pensione di riversibilità.

Nipoti: la Corte Costituzionale con una storica sentenza del '99 ha fatto rientrare tra i familiari anche i nipoti in linea retta (minori) anche se non affidati ai nonni, ma viventi con questi ultimi. Pertanto, gli ascendenti (i nonni) possono richiedere gli assegni per i nipoti purché i genitori non abbiano redditi da lavoro dipendente o altra fonte di reddito.

Sono esclusi dal reddito la casa di abitazione e l'eventuale indennità di accompagnamento.

Cittadini stranieri: hanno diritto al riconoscimento dell'assegno per il nucleo familiare anche i cittadini stranieri che risultano essere lavoratori dipendenti in Italia, anche se i familiari per cui richiede gli assegni (moglie e/o figli) non hanno ancora la residenza anagrafica nel nostro Paese, purché però si trovino in Italia ed il centro dei loro affetti sia qui e si evinca dalle relazioni quotidiane.

L'assegno invece non spetta per i lavoratori extracomunitari stagionali ai sensi dell'art. 25 del decreto legislativo n. 286/1998.

Cittadini comunitari: a questi ultimi - lavoratori subordinati o autonomi in Italia - è riconosciuto l'assegno per il nucleo familiare anche se i familiari risiedono all'estero.