Favori in cambio di denaro, corruzione a tutto spiano, questo è quello che è accaduto nei mesi scorsi, presso gli uffici di Equitalia del centro e del sud Italia.

Mazzette in cambio di dilazioni molto favorevoli, e cancellazione totali di debiti. Dopo che questa mattina le Fiamme Gialle hanno perquisito gli uffici dei direttori regionali dell'ente, 8 persone sono state arrestate, indagate per truffa, corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e documentale, truffa aggravata ai danni dello Stato e di Equitalia, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, omessa dichiarazione e omesso versamento Iva.

Il danno stimato per adesso ammonta a circa 17 milioni di euro, ma si ipotizza che possa crescere sensibilmente, in quanto ancora non si conoscono i dettagli dell'ingegnosa macchinazione e soprattutto da quanto tempo va avanti.

Tra gli arrestati, c'è anche il funzionario di Equitalia Sud Lazio, Salvatore Fedele, che secondo le indagini tutt'ora in corso, sarebbe stato contattato da alcuni imprenditori, tramite dei professionisti del settore economico, che gli hanno offerto mazzette per importi che vanno dai 3 ai 10 mila euro, in cambio di rateizzazioni a quote molto basse, fino ad arrivare alla cancellazione totale del debito con l'erario e con l'Ente.

A procedere con le prime misure cautelari, è stata il Giudice per le Indagini Preliminari, (GIP) di Roma, Maria Bonaventura, su richiesta dei PM, Nello Rossi, Francesca Loi e Stefano Favo, che per primi hanno scoperto la frode e disposto gli arresti.

Ecco quindi un altro caso di truffa milionaria ai danni Stato Italiano. Grazie alla Guardia di Finanza, quasi ogni giorno vengono a galla comportamenti illeciti nei confronti dei diversi istituti o enti pubblici, basta pensare alle numerose frodi ai danni dell'INPS, o quelle all'Agenzia delle Entrate che nel corso degli anni hanno riempito le pagine dei quotidiani di tutto il Paese.