Ancora una volta, l'Unione Europea si scaglia contro l'Italia e i suoi "difetti" nella gestione del debito pubblico, nonchè contro le sue enormi difficoltà per ciò che concerne la ripresa economica: l'ennesimo segno che il nostro Paese non è ben visto dal resto dell'Europa.


Questa volta, i capi di imputazione rivolti alla nazione italiana sono il troppo debito, la poca produttività e la manovra economica insufficiente. Senza mezzi termini, l'Ue rimprovera all'Italia quegli "squilibri macroeconomici eccessivi" che necessiteranno in futuro di uno "speciale monitoraggio" da parte del massimo organismo europeo.


L'Italia dovrà andare incontro ad un giudizio, atteso per il prossimo mese di giugno, in base al risultato delle riforme attuate dal nostro Governo, da qui ai prossimi mesi: la Commissione Ue poi "deciderà ulteriori passi" a seconda dell'andamento del nostro Paese.

Tra gli squilibri evidenziati troviamo soprattutto l'innalzamento del debito e la scarsa competitività: in base ai conti economici del nostro Paese, l'Italia risulta essere l'unica nazione, insieme a Slovenia e Croazia a presentare questo tipo di problemi. A parziale consolazione, teniamo presente che non sono stati presi in considerazione tutti gli Stati come Spagna. Grecia, Portogallo, Cipro e Romania che sono già oggetto di aiuti internazionali.

L'Unione Europea si sta già dimostrando scettica sul successo italiano: "sarà una sfida molto difficile" ha dichiarato Bruxelles, soprattutto perchè la manovra relativa al 2014 "appare insufficiente", nonostante gli ultimi recenti progressi.