Dopo il fallito tentativo del governo Monti e il naufragio della strategia avviata da Enrico Bondi, la spending review ha ripreso nuovo vigore in questo 2014; l’incaricato speciale è Carlo Cottarelli, che col proprio programma dovrà riuscire ad evidenziare tagli e risparmi per circa 7 miliardi di euro solo in questo 2014. Il mandato gli è stato conferito proprio dal nuovo premier, Matteo Renzi, che al riguardo ha già bocciato la proposta di inserire un contributo speciale sulle pensioni.



Tagliare e ridimensionare i costi di uno Stato la cui macchina burocratica ed amministrativa brucia un quantitativo enorme di risorse costituisce il cuore della spending review 2014 di Cottarelli, che non solo dovrà riuscire nell’impresa di mettere insieme il tesoretto ‘ordinatogli’ da Renzi ma anche individuare tabelle di risparmio e voci di spesa che siano in linea con il programma politico che ha in mente lo stesso premier.

Vediamo allora in che cosa si articola il piano di Cottarelli riguardo alla spending review 2014 e quale sia la strategia adottata da Renzi.

Spending review 2014, piano Cottarelli e strategia Renzi: tagli a Comuni, statali, pensioni, difesa e trasporti



La spending review 2014, stando al piano stilato da Cottarelli, consisterà in un taglio netto a difesa e trasporti (da Tir a bus e ferrovie) passando per Comuni, statali e pensioni (di reversibilità e di accompagnamento).



In particolare organi costituzionali come Comuni e Regioni subiranno importanti interventi: Cottarelli, sempre su mandato di Renzi, dovrebbe infatti ricavare circa 400 milioni di euro dalla riduzione di emolumenti attualmente destinati a consiglieri comunali e regionali, 200 milioni dalla riforma delle province e circa 2 miliardi e 200 milioni dal sistema di ristrutturazione dei processi burocratici, con tagli agli stipendi dei manager pubblici per quasi 500 milioni di euro.



Nel mirino della spending review 2014 di Cottarelli anche e soprattutto lo sfoltimento degli esuberi degli statali e la progressiva erosione di alcune tipologie di pensioni, come quelle di reversibilità e di accompagnamento.



Le tabelle di risparmio stilate da Cottarelli a proposito della spending review 2014 in tema di pensioni paiono già adesso estremamente chiare: dai tagli alle pensioni di reversibilità si ricaveranno 100 milioni di euro dal 2016, dall’erosione degli assegni di accompagnamento per gli invalidi totali circa 100 milioni dal 2015 e dal decremento delle pensioni di guerra quasi 200 milioni già a partire da quest'anno. Brutte notizie anche per le donne, con l'età contributiva per aver diritto alla pensione di anzianità che dovrebbe salire da 41 a 42 anni.



La spending review 2014 stilata da Cottarelli e programmata da Renzi non esclude poi interventi su difesa, con quasi 100 milioni risparmiati fin dal 2014, e costi della politica, con 1,5 miliardi di euro che dovrebbero essere ricavati da tagli alle auto blu, blocco dei fondi solitamente direzionati all’autotrasporto e, come ricordato anche da Repubblica.it, trasferimenti alle imprese.



Renzi, fedele ad un programma che vuole investire risorse nel lavoro e nella Scuola, ma non nella previdenza, ha comunque bocciato la proposta di inserimento all’interno della spending review 2014 stilata da Cottarelli del prelievo speciale sulle pensioni, che avrebbe fruttato un tesoretto di circa 1,4 miliardi di euro.