La commissione europea, nell'ultimo rapporto sullo stato delle economie dell'Unione è stata severa con l'Italia: "squilibri macro-economici eccessivi". È questo il verdetto emerso oggi durante la pubblicazione della relazione mensile che i commissari elaborano analizzando alcuni indicatori chiave tra cui il debito pubblico, il deficit di bilancio ed vari rapporti deficit/PIL e debito pubblico/PIL.

Nella speciale classifica delle nazioni europee, l'Italia è in "dolce" compagnia con Croazia e Slovenia che, come la nostra penisola, hanno problemi di squilibri macroeconomici.

Meglio di noi Spagna, Portogallo, Cipro, Romania e Grecia. Quest'ultime però, a seguito degli aiuti non rientrano nella classifica redatta dalla commissione. A trainare invece il gruppo, la "solita" Germania che non risente della crisi ed ha, secondo Bruxelles, tutti i parametri per poter sostenere il proprio Pil e la competitività delle sue imprese.

Parametri chiave sono stati anche la produttività del lavoro legata in maniera preponderante alla scarsa competitività delle aziende italiane in contesti internazionali e il deficit che risulta eccessivo. Da Bruxelles inviano un monito all'Italia per agire immediatamente ad una situazione ritenuta grave. La ricetta suggerita è quella di sostenere il PIL per un periodo medio - lungo periodo.

Insufficiente, a detta dei commissari europei, la legge di stabilità 2014 che non consentirà di uscire dalla crisi. La nostra nazione a seguito di questa "segnalazione negativa" sarà monitorata costantemente e a fine aprile sarà redatto un piano "di suggerimenti" per l'Italia. Ora la parola spetta al Premier Matteo Renzi.