L'accordo tra Unione Europea e Marocco per eliminare i dazi alle esportazioni in Europa delle arance marocchine mette in allarme i coltivatori italiani che già vedevano con ostilità l'Europa, come nemica anche perché vengono approvate normative che danneggiano tutto ciò che è prodotto italiano.

Apertura al Marocco, intanto la Sicilia e la Calabria mandano al macero le arance o le lasciano marcire senza raccoglierle, stracciate dai mercati non solo marocchini nell'agricoltura ma anche dalla Spagna e dalla Turchia.

Spagna e Italia sono, quindi, in allarme, produttrici di alto livello di produzioni di olio, arance e ortaggi conosciute e vendute in tutto il mondo per qualità, vedono con occhio critico quello che sta facendo l'Europa.

I coltivatori italiani, facendo un giro nei supermercati di mezza Europa e pure al di là del continente europeo, si ritrovano truffati da prodotti stranieri con nomi che richiamano prodotti italiani e che provengono da mezzo mondo ma italiani non sono.

Oltre il danno la beffa: le cooperative che riforniscono tutto il Paese mandano al macero quello che è prodotto in più, ora normative europee prevedono ortaggi fatti a misura, tutta una serie di prodotti agricoli che dovranno rispettare certi canoni, per non parlare delle prescrizioni per gli allevatori riguardo agli allevamenti che devono rispettare regole non corrispondenti molto alla tradizione e costose per i piccoli allevatori.

In Sicilia, in Calabria, in Basilicata e prima del caso inquinamento che ha rovinato la Terra dei Fuochi anche in Campania, si producevano per i mercati di mezzo mondo prodotti di prima qualità: oggi anche i mercati italiani li snobbano per i prezzi stracciati della concorrenza straniera, ma tutto ciò non giova affatto ai cittadini che in crisi economica non sempre acquistano bene e risparmiano dove non si dovrebbe.

Fragole, arance, fagiolini... tutti prodotti selezionati da manodopera italiana e in modo egregio, prodotti di qualità e sottoposti a controlli della Guardia di Finanza continui che ne garantiscono la qualità.

Uno dei modi per non far spegnere la impresa italiana è comprare italiano e offrirlo sui banchi dei mercati rionali di tutto il paese, le produzioni eccelse del Paese non devono marcire sui banchi dei supermercati perché ne va della salute dei cittadini e del lavoro di tanti mani operose che cercano per la salute dei cittadini di offrire prodotti di alta qualità.

L'allarme degli agricoltori e l'ostilità contro l'Europa aumenta, prima i casi di produzioni di marche facsimile e i tarocchi delle produzioni agricole e alimentari italiane, adesso anche la produzione agricola extra europea rischia di dare una nuova scossa distruttiva al nostro Paese.