Il 7 febbraio 2014 sono state approvate le modifiche al decreto "Svuota Carceri" - che non hanno sostanzialmente cambiato il decreto approvato già il 17 dicembre 2013 - contenente misure meno repressive per molti detenuti: se passa al Senato si dovrà attendere solo la conversione in legge.

Tra le modifiche più incisive, si richiamano gli aumenti delle detrazioni della pena concesse semestralmente attraverso l'uscita anticipata dal carcere, passando così da 45 giorni a 75 giorni (ogni 6 mesi) fino al 24/12/2015.

Quando al c.d. "affidamento in prova al servizio sociale", le modifiche portano all'aumento a 4 anni, mediante il periodo di osservazione; al tempo stesso vengono però aumentati i poteri di intervento dei magistrati di sorveglianza.

Viene inoltre "incentivato" l'utilizzo del "braccialetto elettronico" in caso di arresti domiciliari: questa soluzione porterà, nelle immediatezze, alla concessione di braccialetti elettronici per circa 1.700 detenuti. Chi ha avuto una condanna detentiva inferiore a 18 mesi, resta valida la possibilità della detenzione domiciliare, fatta eccezione per i casi di pericolo di fuga o in caso di necessità di tutelare maggiormente la vittima/persona offesa dal reato.

Nasce inoltre una nuova figura, quella del Garante Nazionale, autorità composta da 3 membri, che resta in carica per soli 5 anni: fondamentalmente avrà l'obiettivo di far rispettare i diritti umani dei carcerati

Un'ultima novità riguarda infine il c.d. "spaccio lieve" che comporta l'eliminazione dell'attenuante per essere considerato a tutti gli effetti un reato minore, lieve appunto, al fine di permettere quindi il recupero dei tossicodipendenti.