Arrivano buone notizie dal Governo per le imprese che hanno dei crediti con la Pubblica Amministrazione. E' ormai definitivo ed esecutivo il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del 31 gennaio 2014, che permette la compensazione di crediti da parte delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione con gli importi che le stesse imprese devono al Fisco.

Nello specifico il Decreto stabilisce che i crediti possono essere utilizzati per sanare tributi in merito a:

  • accertamento con adesione;
  • adesione agli inviti inviati dall'Agenzia delle entrate al contribuente con richiesta di maggiori imposte, sanzioni e interessi in materia di imposte dirette;
  • adesione ai processi verbali di constatazione;
  • adesione agli inviti inviati dall'Agenzia delle entrate in materia di imposte di imposte indirette;
  • acquiescenza dell'avviso di accertamento;
  • definizione agevolata dei provvedimenti di irrogazione delle sanzioni previsti dagli articoli 16 e 17 del Dlgs 472/1997;
  • conciliazione giudiziale;
  • mediazione tributaria.

I crediti ammessi per la compensazione devono essere certificati, devono presentare la caratteristica di essere, relativamente alle somministrazioni, alle forniture ed agli appalti, certi, liquidi ed esigibili e maturati entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2012, che siano non prescritti e la procedura deve essere effettuata esclusivamente tramite modello F24 telematico.

Crediti in eccesso

In caso di un eccesso di crediti la differenza è comunicata telematicamente dall'Agenzia delle entrate alla piattaforma elettronica di certificazione ai fini dell'annullamento per l'importo corrispondente a tale differenza.