Per i bonifici esteri non vi sarà più alcuna trattenuta automatica del 20% sui conti correnti. Il Tesoro fa dietrofront dopo le innumerevoli polemiche dei giorni scorsi, che avevano visto l'intervento diretto anche della Associazioni dei Consumatori che ritenevano la maxi trattenuta alla fonte "l'ennesimo abuso di potere".

Il provvedimento aveva innescato un vero e proprio polverone, la trattenuta automatica del 20% sui bonifici provenienti dall'estero lasciava infatti l'onere al contribuente di dover dimostrare che le somme non avessero niente a che fare con un "compenso reddituale", solo attraverso una certificazione il contribuente avrebbe potuto richiedere la restituzione dell'imposta.

Il provvedimento che era entrato in essere dal primo febbraio, sebbene molte banche fossero completamente ignare delle operazioni da svolgere e i contribuenti fossero nel caos più totale, nei giorni scorsi era finito sotto l'esame di Bruxelles che aveva sentenziato "Esamineremo se la misura è proporzionata o no".

L'Agenzia delle entrate, su richiesta di Saccomanni, ha disposto la sospensione dell'operatività della ritenuta, tranquillizzando inoltre coloro a cui è già stato trattenuto il 20%: "gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari sulla base della norma in oggetto saranno rimessi a disposizione degli interessati".

Pare però che al momento attuale il dietrofront del Tesoro sia solo momentaneo, la stessa Agenzia ha specificato che lo stop sulla ritenuta del 20% vale fino al 1 luglio.

Dopo cosa accadrà? Le motivazioni dello stop alla norma sul prelievo automatico sui bonifici provenienti dall'estero fornite dal Tesoro e dall'Agenzia delle Entrate sono al momento discordanti, l'Agenzia parla solo di necessità di implementazione procedurali e di difficoltà applicative riscontrate al momento dagli intermediari e dai contribuenti, che potrebbero essere dunque sanate dal 1 luglio.

Mentre il Ministero dell'Economia sostiene che la norma non sia necessaria alla luce dell'evoluzione del contesto internazionale che avrebbe portato ad miglioramento in materia di contrasto all'evasione fiscale, tale da rendere inutile il prelievo del 20%.

Il ministero si riferisce "alla creazione di un modello di accordo intergovernativo (Iga) per lo scambio di informazioni tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi, che fa ritenere ormai superata la disposizione che ha introdotto la predetta ritenuta alla fonte". I contribuenti restano comunque in attesa di sapere se lo stop alla ritenuta del 20% sui bonifici esteri sarà confermato anche dopo il 1 luglio 2014.