La strada per stabilità e lo sviluppo dell'economia italiana incrocia quella di un'azione coordinata tra revisione della spesa pubblica evalorizzazione e dismissione di parte del patrimonio dello Stato. La politica economica del Governo che punta su competitivitàe predisposizione alla riduzione della pressione fiscale passa da un'azionepuntuale sulla spesa pubblica corrente e sul recupero di risorse "extra"dall'alienazione di parte del patrimonio dello Stato.

Lo si evince dalla nota con cui il governo il 31 Dicembrescorso ha accompagnato l'approvazione della Legge di stabilità per l'anno 2014.

Il piano in oggetto viene definito dal Governo "piùaggressivo".

Il capitolo che riguarda la spesa pubblica con potenziale di recupero è quello della spending review. Al commissario straordinario viene affidata la missionedi ridurre la spesa attraverso un processo di razionalizzazione e revisione dellastessa, con l'obiettivo di conseguire una riduzione di almeno 3.520 milioni dieuro tra il 2014 e il 2017. Missione difficile, su cui si punta molto.

Queste risorse dovrebbero poi indirizzarsi verso losviluppo. Nell'attesa che questo processo abbia luogo il Governo ha studiato unarticolato di accantonamenti di risparmi a partire dal 2016 sia per i Ministeriche per Regioni ed Enti Locali che dovrebbero comunque garantire gli equilibri di bilancio attesi.

Si punta sulla spendingreview, ma si inizierà a operare dei tagli su voci di costo giàindividuate. Rimane prioritario per sostenere la riduzione delle tasse e leazioni che il Governo ha messo alla base della legge di stabilità.

Le coperture a sostegno della politica economica del Governopotrebbero arrivare oltre che dal taglio e dalla razionalizzazione della spesacorrente, anche da un'alienazione di beni immobili di proprietà dello Stato.Nella nota di Palazzo Chigi si parla in maniera chiara e precisa di programmastraordinario di cessioni di immobili, tra cui quelli della Difesa nonutilizzati. Provvedimento da emanare entro 60 giorni dall'approvazione della Legge e in grado di fornire alle casse dello Stato non meno 500 milioni di euroannui nel periodo 2014-2016.