Da sempre, autorevoli istituti e centri di studio economico-finanziari, in particolare di stampo anglosassone, periodicamente, diffondono le loro previsioni sugli sviluppi delle economie mondiali.

Tra questi, il (Cebr), Centre for Economic and Business Research, ha recentemente divulgato alcune sue previsioni in merito all'evoluzione delle economie dei vari paesi del mondo. Ha fatto, in primis, una analisi delle economie europee, per rapportarle poi a quelle degli altri paesi del globo terrestre.

Le previsioni dell'autorevole istituto britannico non sono per niente lusinghiere e promettenti per i paesi dell'Unione Europea, trai i quali, entro il 2030, ad avere il primato sarà la Gran Bretagna, la cui economia supererà quella della Francia entro il 2018 e successivamente anche quella della Germania, entrambe frenate dalle incertezze e debolezze della UE.

Ma, ahimè, a livello globale, la Gran Bretagna non solo non guadagnerà posizioni, bensì scenderà dall'attuale sesta posizione alla settima, a causa dell'inarrestabile ascesa delle economie dei paesi emergenti. La Cina, assestatasi già da qualche anno in seconda posizione, per aver superato il Giappone, entro il 2028, spodesterà gli Stati Uniti e assumerà il ruolo di prima potenza economica mondiale.

L'India, che occupa attualmente la decima posizione, farà un grande balzo in avanti e salirà al terzo posto, spodestando a sua volta il Giappone, mentre il Brasile passerà dal settimo al quinto posto e il Messico entrerà nelle top ten al nono posto. Paesi quali Egitto, Nigeria, Iraq e Filippine si assesteranno tra le prime trenta economie del mondo.

Francia e Italia, attualmente posizionate al quinto e all'ottavo posto della classifica, usciranno mestamente dalle top ten, superate da paesi in netta crescita, tra i quali la Turchia.