Il Governo Letta con l'approvazione probabile del Parlamento, sta andando verso la riforma delle Pensioni 2014 tendendo man mano a cancellare la legge Fornero e a limitarne i suoi effetti, questo è quanto affermato oggi dal ministro del Lavoro Giovannini.

Oltre al prestito pensionistico da lui stesso proposto, si affronta in queste ore la questione della pensione anticipata per le donne, ma parleremo ancora una volta delle rivalutazioni e tabelle delle pensioni a livello percentuale con riferimento all'aumento previsto per il 2014 che sarà dell'1,2%.



Requisiti pensione anticipata per le donne

La proposta dunque da parte di Camera e Senato che sembra trovare l'assenso della maggioranza delle forze politiche, prevede che le donne possano andare in pensione a 57 anni nel caso di lavoratrici dipendenti, a 58 anni per le lavoratrici autonome.

Il requisito necessario sarà che entro il 31 dicembre 2015 si siano raggiunti i 35 anni di contributi Inps versati, per entrambi le tipologie.

Rivalutazioni e tabelle pensioni per l'anno 2014

Per quanto concerne le retribuzioni pensionistiche fino a 1.486 euro, la rivalutazione sarà pari al 100%. Per lo scaglione che successivo fino a 1.981 euro, la rivalutazione sarà del 95%. Fino a 2.475 euro le pensioni saranno indicizzate al 75%, del 50% per quelle fino a 2.973 euro.

Infine il successivo scaglione prevede un'indicizzazione del 40%.

Prestito pensionistico Giovannini per il 2014

La proposta fa riferimento ai lavoratori che chiedono di andare in pensione anticipatamente nell'ordine dei 2o 3 anni. In tal caso si potrebbe usufruire di un prestito pari all'80% del suo stipendio, questo fino al momento in cui matureranno tutti i requisiti necessari per ricevere regolarmente la pensione.

Ovviamente quando l'Inps pagherà l'assegno pensionistico da cui detrarrà una somma che dovrebbe essere intorno al 15% (la percentuale sarà calcolata in base all'aspettativa di vita), come modo per recuperare gradualmente il prestito pensionistico erogato precedentemente.

A dire il vero, pare che sul tema pensioni anticipate per le donne ci sia il veto del ministro dell'Economia Saccomanni. Vedremo gli sviluppi che ci saranno nei prossimi giorni.