Quando si tratta di Pensioni il Governo italiano mostra i muscoli, è forte e restio a concedere rivalutazioni corpose alla maggioranza dei pensionati che prende meno di mille euro al mese, spesso non più di 500 euro. Lo stesso non dicasi per le concessioni ai gestori delle autostrade in virtù di rincari per i pedaggi che per il 2014 arrivano fino al 15%.



E' questa, in sintesi, la posizione della Federconsumatori e dell'Adusbef che per voce dei rispettivi presidenti,  Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, vogliono vederci chiaro. In particolare, le due Associazioni si chiedono quali investimenti sulla rete autostradale possano rendere giustificabili rincari che a prima vista appaiono del tutto inammissibili.





Di conseguenza Federconsumatori e Adusbef, nel criticare tra l'altro il Governo che si è vantato proprio in questi giorni di aver contenuto gli aumenti sui pedaggi, ora intendono acquisire dai Ministeri dell'Economia e dei Trasporti i decreti di autorizzazioni ad aumenti che peraltro sono caduti nel periodo festivo, quasi come una tassa sulle vacanze, l'ennesima sulle spalle degli italiani.

Federconsumatori e Adusbef, nel rivolgersi alle istituzioni locali, hanno chiesto di conseguenza una revisione radicale di quelli che sono gli automatismi che fanno scattare i rincari relativi ai pedaggi autostradali. E questo anche attraverso delle garanzie di controllo accompagnate dal criteri di trasparenza per quel che riguarda quello che è il rapporto con i concessionari.