L'Intendenza di Finanza, l'Ufficio delle Entrate con tanti mezzi a disposizione ci mettono l'anima per recuperare un dozzina di miliardi all'anno di evasione fiscale, mentre abbiamo uno Stato sprecone che ne spende cinque in ruberie e truffe a finanziamenti nazionali e comunitari. La guardia di Finanza alla fine di ogni anno fa il bilancio dell'attività svolta e, per il 2013, ha sottolineato di aver segnalato alle autorità competenti 19 mila soggetti, ed inoltre, hanno scoperto 3.500 finti poveri.

I finanzieri hanno eseguito gli ordini della Magistrature e della Corte dei Conti, al fine di arginare sprechi e frodi commessi da amministratori, come corruzione,  abuso d'ufficio, peculato e concussione.

Il danno subito risulta essere di 3,5 miliardi, di cui un terso sono da addebitarsi alla Sanità Pubblica e 1,4 miliardi per indebite richieste relative a finanziamenti pubblici.

Non mancano le frodi previdenziali, che ammontano a 82 milioni di euro, relative al pagamento di invalidità fasulle o del lavoro agricolo e pure assegni sociali, oltre alle truffe al Servizio Sanitario Nazionale per un danno che si aggira sui 23 milioni. Inoltre, sono state denunciate 1.700 persone per doppio lavoro

Ma non è finita qui. Ci sono anche i finti poveri che risultano essere oltre i 3,400 che, pur non avendo alcun diritto, hanno usufruito di vari sconti come quello sugli asili nido, mense scolastiche e perfino di servizi socio sanitari a domicilio.

Ma quello che da più da pensare, sono i 389 falsi invalidi che, con la compiacenza di medici, sono riusciti ad ottenere un'invalidità che unitamente alle truffe nel mondo agricolo, hanno provocato grossi danni allo Stato per ben 80 milioni di euro.

Ecco l'assurdità e la rabbia di chi fa controlli per scovare i tanti evasori parziali e totali e poi, alla fine, devono constatare che è lo Stato stesso che si rende vulnerabile e non è in grado di controllare le truffe e le ruberie che avvengono sotto i suoi occhi.