Spesso, quando si fanno gli identikit, si commette il grossolano errore di supporre che questo riguardi sempre pazzi e criminali: in questo caso invece, si parla di fare l'identikit del risparmiatore, colui che cercherà di sopravvivere nel corso del nuovo anno e cercherà di ottenere un profitto elevato grazie appunto ai suoi risparmi.

Bisogna purtroppo premettere che sono pochissime le persone che possono essere definite risparmiatrici: questo perché circa il trentatré percento della popolazione italiana non ha un vero fondo risparmi, mentre la metà di coloro che ne posseggono uno non riesce ad aggiungere nuovi capitali alla somma di denaro accumulata, con non pochi sacrifici, nel corso degli anni passati.

Bisogna inoltre sottolineare un altro dato che delinea l'identikit dei risparmiatori: la metà di essi infatti non è molto soddisfatta dei loro conti, in quanto questi non hanno una grande percentuale d'interesse, e forse è proprio questo a far rinunciare a tantissime persone al risparmiare. Ma dove e come investiranno quelle poche persone che decidono di effettuare un investimento o di risparmiare?

Quella ridotta fetta di risparmiatori si divide in maniera elevata: la maggior parte di essa, se così può esser definito il solo tredici percento, ha deciso di investire in depositi a termine di tipologie differenti, ed a questa tipologia segue un nove percento di investitori che invece si concentrano sul settore dei titoli di Stato, mentre il sei percento vede nel settore immobiliare una grande fonte di guadagno, e per questo investo in questo settore.

Sempre sul fronte degli investimenti, i conti correnti saranno quelli snobbati completamente, e solamente il tre percento sceglierà tale metodo: da sottolineare inoltre come probabilmente il quasi venti percento dei risparmiatori, con molta probabilità deciderà di cambiare banca, scegliendone una che magari soddisfa maggiormente le proprie esigenze.

L'economista di ING, Paolo Pizzoli, ha spiegato che sicuramente, visti i consecutivi anni di recessione, difficilmente le famiglie decideranno di risparmiare, aggiungendo inoltre che, per far fronte alle tante spese sempre più elevate, le famiglie hanno deciso di sfruttare le somme di denaro risparmiate, le quali hanno permesso loro di far fronte ai debiti.