Sciopero 9 dicembre 2013: nessun passo indietro. Contrariamente alle informazioni circolate negli scorsi giorni, con una ventilata ipotesi di revoca della manifestazione, continua senza sosta il lavoro dei vari comitati sparsi per l'Italia, con migliaia di persone impegnate in quello che era partito come un fermo di protesta riguardante alcune categorie di cittadini e che si è trasformato in una grande occasione di unione che ha come comune denominatore la grande insoddisfazione rispetto all'operato dello Stato.

Ancora non del tutto oliata la macchina organizzativa che sta curando le varie fasi della manifestazione: tante le richieste di informazioni di persone interessate a capire come poter dare il proprio contributo.

Strumento utile e cassa di risonanza fondamentale per il comitato è Facebook: basta ricercare la pagina 'Coordinamento Nazionale per la rivoluzione del 9 dicembre 2013' per avere informazioni sui presidi che saranno presenti in tutto il Paese con il dettaglio dei referenti a cui rivolgersi per avere indicazioni più precise.

Sempre nell'ottica di pubblicizzare l'evento, Luca Nardi del Movimento 'Il Popolo non si piega, ma si ribella', è una delle voci chiamata a spiegare e promuovere l'iniziativa in tv. Ospite della trasmissione La Gabbia in onda su La 7, ha avuto l'occasione di ribadire con forza le motivazioni di una protesta così dura: 'Il 9 dicembre scenderemo in piazza, finalmente l'Italia si sta unendo.

E' paradossale: siamo costretti a bloccare il Paese con il solo intento di sbloccarlo, vogliamo creare un disagio vero, siamo pronti a fare sacrifici e il motivo scatenante è uno solo: siamo stufi delle parole. Oggi grazie alla sentenza della Consulta veniamo a conoscenza del fatto che questo Governo non è legittimo. Insieme al Movimento dei Forconi, il 9 dicembre prossimo ci uniremo per una protesta generale che bloccherà l'Italia'.