Sta assumendo numeri davvero rilevanti la manifestazione di protesta partita dal cosiddetto Movimento dei Forconi: nelle ultime giornate lo sciopero del 9 dicembre ha ricevuto adesioni trasversali che lasciano presagire ad una giornata che rischia di diventare storica per l'Italia. Agricoltori, commercianti e altri settori si uniranno per far sentire la propria voce.

Il malcontento generale per un mondo della Politica sempre più lontano dalle esigenze dei cittadini, la stretta ulteriore applicata dal Governo Letta sotto la spinta di Bruxelles, un regime fiscale sempre più penalizzante ed un welfare inesistente, la precarietà radicata nel mondo del lavoro: queste in sintesi le motivazione che hanno portato i promotori della sciopero a confermare la minaccia di mandare in tilt tutto il sistema Paese.

Si partirà dal 9 dicembre 2013 e, contrariamente a quanto avvenuto nel 2012, la protesta non riguarderà solo la Sicilia: l'iniziativa ha coinvolto associazioni di tutto il Paese e in generale ha colpito l'opinione pubblica tutta. Sui social network si è scatenata la celebrazione per quella che agli occhi dei cittadini sembra la prima, vera mossa di 'ribellione' ad un sistema che ha messo in crisi l'identità di un Paese.

La protesta, nei programmi di chi l'ha pianificata, andrà avanti fino al 13 dcembre 2013. 'Ribellarsi è un dovere: quando un Governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato anche con mazze e pietre' si legge sul volantino che promuove l'iniziativa. La speranza, degli organizzatori e di chi ha a cuore le sorti del Paese, è che una manifestazione che ha motivazioni così radicate e profonde, non sia l'occasione per facinorosi e violenti per distogliere l'attenzione sui temi centrali proposti.