Sciopero dei Forconi, ci siamo: è cominciata da qualche minuto la tanto discussa agitazione che promette di "bloccare l'Italia", l'evento che ha catalizzato l'attenzione dei media e della gente comune negli ultimi giorni.

Movimento dei Forconi: nessun blocco, solo manifestazioni

Le ultimissime news a riguardo parlano di un ridimensionamento - almeno a livello ufficiale - della protesta, con il leader del Movimento dei Forconi Mariano Ferro che ha dichiarato all'Ansa che gli aderenti "non attueranno presidi stabili, ma terranno incontri pubblici e volantinaggi nelle piazze e per le strade".

Nessun blocco delle vie di comunicazione, quindi? Questa la posizione del Movimento, confermata anche da altri esponenti tra cui Danilo Calvani, capo del "Coordinamento nazionale per le manifestazioni del 9 dicembre", che riferendosi al Lazio parla di "presidi e assembramenti di mezzi", ma precisa: "nessun blocco, agiremo nella legalità".

Un cambio di direzione che farà probabilmente piacere al Garante per gli scioperi, che negli scorsi giorni ha minacciato sanzioni nel caso in cui avvenissero violazioni della legge. 

Intanto, da Torino arriva la smentita di possibili scioperi, domani, all'interno di scuole e uffici pubblici, direttamente dalle parole del sindaco Piero Fassino "certamente lecito promuovere manifestazioni - afferma - ma questo non può far venire meno il rispetto dei cittadini, la loro sicurezza e libertà quotidiana".

 

Sciopero dei Forconi: si teme una degenerazione della protesta

Nessun blocco, quindi. Ma gli aderenti allo sciopero dei Forconi rispetteranno questa linea? La sensazione, leggendo commenti e prese di posizione sui social network e soprattutto sulla pagina Facebook del Movimento, è che la situazione stia sfuggendo di mano agli organizzatori.

 

Tanti gli interventi che incitano alla rivolta più dura e all'attuazione dei blocchi sulle vie di comunicazioni nazionali. I Forconi sembrano aver catalizzato la rabbia di molta parte della gente comune, un sentimento che ora rischia di andare oltre. Il Ministero dell'Interno è in allerta, le Questure di diverse città hanno diffuso comunicati per invitare gli scioperanti a rispettare la legalità e i cittadini.

Da più parti si teme una degenerazione della protesta, o infiltrazioni di gruppi pericolosi.

Cosa succederà nelle prossime ore? L'Italia sta a guardare, non senza una certa preoccupazione.