L’analisi realizzata dalla CGIL-SPI (sindacato pensionati italiani) in collaborazione con la Ipsos (una società specializzata inricerche di mercato), evidenzia in maniera ancora più drammatica la situazionein cui versano molti pensionati del nostro paese.

Il 46,2% di loro ha seri problemi ad arrivare a fine mese edè quindi costretta a chiedere prestiti e a rimandare i pagamenti in sospeso.

Il 24,3% invece riesce ad arrivare in maniera decorosa afine mese, ma per raggiungere l’obiettivo deve comunque spendere tutta lapensione.

Il rimanente 32,5% dei pensionati italiani non solo arriva afine mese senza grossi patemi, ma pur tra qualche necessario sacrificio riesceanche a risparmiare e a mettere da parte una piccola cifra.

Il 2013 è stato anchel’anno dei tagli.

Il 19,8% dei pensionati ha dovuto ridurre in maniera marcatai consumi necessari, il 28,4% li ha diminuiti mediamente, il 31,4% è riuscitaad eliminare solo il superfluo, mentre il 20,4 non ha avuto alcun problema e hamantenuto lo stesso tenore di vita degli anni passati.

Appare anche evidente da questa indagine, come legenerazioni passate siano riuscite nel corso degli anni, a risparmiare, potendo quindi sostenere economicamente in questo periodo di crisi, figli e nipoti; èil caso questo del 42,6% dei pensionati italiani che aiuta con il “tesoretto” accumulato i proprifamiliari (nel 21,4% trattasi di figli e nipoti).

Il 37% dei pensionati inoltre ha ridotto le spese per l’acquistodi cibo, dato in aumento rispetto alla popolazione in età da lavoro (29%).

Il taglio delle spese però ha riguardato soprattutto imomenti di svago; il 60% dei pensionati italiani ha ridotto le spese per levacanze, il 59% ha rinunciato alle uscite per ristoranti e pizzerie, il 48% nonfrequenta quasi più cinema e teatri e il 53% non si concede più il lusso di unvestito nuovo.

Il 24% di loro non spende più in giochi e lotterie, mentreil 76% ha deciso comunque di non rinunciare, sperando forse in un colpo difortuna che possa risollevare il loro precario stato finanziario.

Il segretario della CGIL-SPI Carla Cantone ha chiesto immediatamente algoverno di iniziare a dare delle risposte, partendo proprio dalla Legge distabilità dal momento che "i pensionatihanno dato tanto a questo paese in termini di sacrifici e ora non ne possonoproprio più".