Con il via libera alla legge di stabilità vengono ufficialmente prorogate le detrazioni fiscali per ristrutturazioni e mobili. Nel dettaglio, i bonus consentono di detrarre il 50% dei lavori eseguiti fino al 31 dicembre 2014, con un tetto massimo di 96 mila euro per immobile.

Il bonus passerà poi al 40% per l'intero anno 2015, per tornare successivamente al canonico 36% dal 2016 in poi (a meno, ovviamente, di ulteriori proroghe su cui si sta discutendo). La detrazione sarà spalmata sempre su dieci anni.

Detrazioni mobili: dietrofront, no alle limitazioni

Una novità importante riguardo il bonus mobili era stata inizialmente inserita nel testo della legge di stabilità, decretando che la spesa ammessa per l'acquisto degli arredi non poteva superare l'importo totale relativo ai lavori di ristrutturazione eseguiti.

Ma il decreto Milleproroghe appena approvato fa dietrofront, ed elimina tale limitazione. Nel comunicato stampa di Palazzo Chigi si legge infatti che le detrazioni "sono concesse per gli arredi degli immobili in ristrutturazione anche se l'importo complessivo supera il valore della ristrutturazione".

Il tetto massimo per l'acquisto di mobili rimane comunque fissato a 10 mila euro. L'agevolazione è rivolta a chi acquista arredi per immobili che usufruiscono delle detrazioni per ristrutturazione, e si suddivide in 10 quote annuali. 

Ammesso a detrazione l'acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici (tra cui frigoriferi, lavatrici e asciugatrici, l'elenco completo è contenuto nell'allegato 1B del DLgs 151/2005), a condizione che siano di classe energetica superiore ad A+, o ad A nel caso singolo dei forni.