Comedi consueto ogni anno, arriva oggi, 27 dicembre 2013, sul tavolo del Consigliodei Ministri il testo del provvedimento "milleproroghe" che affronta, tra letante disposizioni, anche quelle sugli sfratti, affitti d'oro sulle sediistituzionali e la Tasi. Verrà esaminato anche il tema del decreto Salva Romadopo che il Presidente Giorgio Napolitano ha imposto di non convertirlo. Si èdeciso così di far rientrare l'argomento di quello specifico decreto – in particolareil bilancio del Comune di Roma – nel decreto milleproroghe. Una scelta, questa,volta soprattutto a coprire il debito di quasi 900 milioni di euro del Comune diRoma.

LaTasi, l'imposta sui servizi appena nata, sarà riesaminata oggi in Consiglio deiMinistri, e si rischia l'aumento: la Tasi sulla prima casa potrebbe infattipassare dalla soglia del 2,5 a quella del 3,5 per mille; sulla seconda casa dal10,6 alla soglia del 11,6 per mille. Una mossa utile a poter portare da 500milioni a circa 1,3 miliardi per poter attuare le detrazioni previste dallaLegge di stabilità da poco approvata.

Quantoagli affitti d'oro, potrebbe essereintrodotta nuovamente la norma che prevede di poter recedere dai contratti diaffitto stipulati dalla Camera e dal Senato nel centro di Roma, sebbene tali contrattinon prevedano alcuna clausola in tal senso. Altrenorme che erano state inserite nel decreto Salva Roma, potrebbero trovarespazio nel mille proroghe: tra queste i fondi destinato alla fiera Expo diMilano e i quelli destinati agli alluvionati in Sardegna, nonché una proroga per il pagamento delle tasse inquelle zone colpite dalla calamità.

Nell'esamedel decreto milleproroghe, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha promessodi affrontare la norma che vieta a chi ha più di una rete televisiva di averequote di partecipazioni di quotidiani (divieto di incrocio stampa-tv).

Infine,la proroga sugli sfratti: verrannotrattate anche le richieste delle organizzazioni degli inquilini che di fattochiedono una proroga di un anno per gli sfratti delle famiglie con redditobasso, o con figli minori o anziani.