Sciopero dei forconi dal 9 dicembre al 13 dicembre 2013: lo stop deciso dalla Unatras e non solo per gli autostrasportatori vuole rappresentare una protesta che va oltre singole decisioni del governo lesive per le categorie organizzatrici. Lo sciopero dei forconi del 9 dicembre è organizzato per dire basta alla Politica italiana che "annienta" il futuro del paese e in aperta critica anche verso l'Unione Europea e il rapporto che l'Italia intrattiene con essa. Uno sciopero che vuole andare oltre le categorie: i Forconi sperano infatti che anche i cittadini comuni collaborino con loro nel bloccare l'Italia.

Sciopero dei forconi: dove

Lo sciopero dei forconi dove avrà luogo il 9 dicembre? Domanda cui non è facile rispondere, gli organizzatori hanno dichiarato di voler bloccare il paese da cima a fondo con blocchi stradali e autostradali. Sono in corso riunioni e incontri un po' in tutta Italia, da Roma a Catania così come nel Nord Italia. Lo sciopero dei forconi e di tutte le altre sigle che hanno aderito (A.I.Tras, Comitati Riuniti Agricoli, M.A.A., Cobas del Mais e molti altri) avrà quindi luogo in tutta Italia. Molto fermento si registra su Facebook dove sono nati tutta una serie di eventi e di gruppi relativi a varie città italiane, dove volendo si possono reperire informazioni specifiche.

Sciopero dei forconi il 9 dicembre: come e perché

Le attività di blocco durante lo sciopero dei forconi del 9 dicembre 2013 si concentreranno su strade e autostrade, con l'obiettivo di paralizzare il paese.


Perché questo sciopero dei Forconi? La forte voglia di protesta che anima l'iniziativa si esprime con la massima chiarezza nel manifesto che recita: "L'Italia che produce di qualsiasi settore, l'Italia dei disoccupati, dei precari, dei giovani, degli studenti, dei padri, delle madri, dei figli e di chiunque voglia dire basta... Questa Italia si ribella e scende nelle strade e nelle piazze". I forconi e i cittadini che aderiranno protesteranno contro l'attuale modello di Europa, per la sovranità popolare e monetaria, per la costituzione e contro il Governo dei nominati. Il manifesto si conclude con lo slogan "Ribellarsi è un dovere".