Contro le tasse ed il malgoverno, ma anche contro l'euro che a conti fatti è gestito dai tedeschi. Sono queste e tante altre le motivazioni dello sciopero dei Forconi del 9 dicembre del 2013 la cui organizzazione è stavolta su base nazionale.

Questo dopo che, tra i movimenti ed i comitati aderenti, è stato costituito un coordinamento nazionale i cui leader si riuniranno nella giornata di domani, venerdì 29 novembre del 2013, a Catania. L'appuntamento è fissato nella città etnea in via Milo, e precisamente, dalle ore 17,30, al Teatro della Consolazione con l'obiettivo di definire gli ultimi preparativi relativi alle manifestazioni che inizieranno il 9 dicembre del 2013 peraltro a fianco dei camionisti.

Lo sciopero dei Forconi cade infatti in concomitanza con i cinque giorni di fermo nazionale dell'autotrasporto che sono stati proclamati da Unatras ed Anita. I camionisti protesteranno contro il caro-gasolio, contro il taglio delle risorse per il settore, contro gli elevati costi assicurativi ed anche contro la concorrenza sleale praticata sistematicamnte dai vettori esteri.

Il popolo dei Forconi sta chiamando a raccolta per protestare non solo gli agricoltori ma anche i titolari delle piccole imprese strozzate da una tassazione che arriva al 68% e che non permette più di sopravvivere. Secondo i Forconi i nuovi soggetti politici devono nascere e devono essere scelti dal basso e non più nei palazzi visto che è sotto l'occhio di tutti il fatto che in Italia la vecchia Politica è oramai alla frutta.