Dopo che la famosa Legge di Stabilità abbia superatodefinitivamente l'iter parlamentare, continuano a vagare nuove idee sulleprobabili modifiche da apportare sul sistema pensionistico italiano.

L'iniziativa di un probabile cambiamento, infatti, è del presidentedella Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano e dell'esponente del PdlRenata Polverini che continuano a sostenereun'eventuale introduzione di un criterio di flessibilità nel sistemaprevidenziale, nonostante la contrarietà del ministro del Lavoro EnricoGiovannini.

Era stato lo stesso Damiano a proporre la flessibilità dell'uscitadal lavoro, cosÏ da permettere al lavoratore di andare in pensione all'età di 62anni e con 35 anni di contributi, andando però incontro a anche a riduzioni sull'assegno mensile.

Finora, nella Legge di Stabilità, è statodiscusso e approvato il blocco delle rivalutazioni per le Pensioni superiori chesuperano i 3mila euro lordi oltre al contributo di solidarietà prelevato dallepensioni d'oro e ridistribuito per le pensioni povere.

Rimane soltanto un'ipotesi, invece: la scelta di incentivarel'assunzione a tempo indeterminato delle nuove generazioni. Per raggiungeretale scopo, infatti, anche le imprese dovrebbero essere incentivate con piccoleagevolazioni sulle tasse e il congelamento dei contributi previdenziali. Altriinterventi dovrebbero essere attuati anche per i lavoratori precoci e usurantiche non sono riusciti ad accedere alla pensione perchĂŠ rimasti penalizzatidalla nuova normativa.

A tal proposito Gianni Cuperlo del Pd, in disaccordo conRenzi afferma: "In Parlamento si sta cercando di predisporre un testo peraffrontare nel modo piÚ equo possibile questo problema urgentissimo che toccamigliaia di cittadini". A rispondere è il rivale Matteo Renzi: "La riforma vabene. Gli esodati sono un problema specifico, comunque da risolvere".