Lunedì 4 novembre potrebbe essere una data importante per i Quota 96 della Scuola, che da tempo attendono una risposta sulla loro pensione: il ministero dell'istruzione dovrebbe infatti rendere noti gli esiti della rilevazione condotta nel mese di ottobre.

Stiamo parlando dei dati relativi al famigerato questionario che il Miur ha elaborato e inviato al personale (in due versioni successive, che hanno causato una certa confusione) per fare chiarezza, almeno a livello numerico, sulla questione Quota 96: un modo per avere la cifra esatta dei lavoratori che avrebbero diritto alla cessazione dell'attività lavorativa con i requisiti previgenti la riforma Fornero.

Secondo le indiscrezioni riportate dal sito specializzato Orizzonte Scuola, a compilare il questionario nelle scorse settimane sarebbero state circa 14 mila persone, delle quali meno della metà (intorno ai 5 mila lavoratori) potrebbero effettivamente vantare i requisiti per il pensionamento.

Se il dato fosse confermato, la copertura economica per le Pensioni dei Quota 96 si aggirerebbe intorno ai 200 milioni di euro: una cifra nettamente inferiore ai 1420 milioni ipotizzati inizialmente dalla Ragioneria dello Stato (sulla base di una platea di 9 mila potenziali beneficiari). Ma servirebbe in ogni caso la volontà politica di mettere in campo queste risorse. 

Gli interessati, intanto, vedono avvicinarsi la data del 19 novembre, giorno in cui la Consulta sarà chiamata ad esprimersi su un caso singolo che potrebbe rappresentare un precedente importante per la categoria intera. E nello stesso giorno, il Comitato Quota 96 ha organizzato  una manifestazione a Roma.

Il programma della giornata prevede un convegno al Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) in mattinata, seguito da un presidio davanti al Miur per chiedere dati certi e l'inserimento dell'emendamento relativo alla questione nella legge di stabilità.