Piccoli cenni di ripresa, li ha definiti Enrico Letta. Secondo il premier, dal 2014 si inizierà a vedere la ripresa per l'Italia, nel frattempo, si intravedono dei cenni della ripartenza dell'economia italiana. Propaganda elettorale, o obiettiva previsione supportata e corroborata da dati reali?

Sapremo e vedremo se la Befana, a gennaio 2014, ci porterà leccornie o carbone. Intanto, l'ISTAT, ci fa sapere che il commercio al dettaglio, a settembre 2013, è sceso dello 0,3% per i prodotti non alimentari e dello 0,2%, di quelli alimentari, rispetto al mese di agosto di quest'anno.

Le previsioni indicano che spinto e supportato dalle festività, dicembre 2013, dovrebbe avere un trend positivo; in pratica, gli italiani, non dovrebbero rinunciare ai regali e ai festeggiamenti, pur se fatti con parsimonia.

Inoltre, sempre l'ISTAT, ci informa che l'IESI (Istat Economic Sentiment Indicator), ovvero l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, è sceso dall'82,8% di settembre 2013, al 79,3% del mese di ottobre 2013.

Il CIDEC (Confederazione Italiana Degli Esercenti Commercianti), ha presentato un'analisi sui consumi per il mese di Natale 2013, nella quale, viene evidenziata la tendenza dei consumatori ad essere, negli acquisti,  molto più selettivi rispetto al passato, grazie alla crisi in atto, prestando maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo.

Sempre il CIDEC, ha rilevato che in Europa solo la Grecia presenta una situazione peggiore dell'Italia, con un budget/famiglia inferiore del 12,8% rispetto all'anno scorso, mentre gli italiani, potranno contare su una media di 455 euro per famiglia, inferiore del 2,6% rispetto al 2012.

In netta controtendenza alcuni paesi del nord Europa, le cui famiglie, potranno contare su un incremento del loro budget, come in Germania +6,7%, Svizzera +3% e Finlandia +1,3%.