Tra le tante misure anticrisi e il conseguente cambio anchedi varie abitudini degli italiani, è curiosa la necessità per molti condominidi tornare agli ascensori che funzionano con le monetine. Sì, proprio quelle cassette che sembravano dei salvadanaidove si inserivano le vecchie 10 lire (o anche le 5 lire) prima di premere sulpulsante del piano desiderato e far partire l'ascensore.

Una costante nei palazzi oltre i 3 piani soprattutto neglianni '80 che sparì piano piano dai palazzi italiani, sia perché il meccanismosi inceppava e l'ascensore funzionava ugualmente anche senza la moneta, siaperché erano tante le persone che "scroccavano" un passaggio agli altriinquilini, sia perché nel frattempo il valore delle 10 lire scemò a tal puntoche non copriva più i costi di utilizzo e manutenzione.

Quella che oggi fa un po' sorridere, pensando alla monetinacol buco e col filo da utilizzare all'infinito, come suggeriva Totò, in realtà, in tempi di euro, ha il suo belprezzo: se prima le monete da inserire erano le 5 o le 10 lire, i condomini chehanno rimesso le cassette applicano prezzi di 10 centesimi (o, al limite, 5 centesimi), ovvero le vecchie 200lire circa.

E sono soprattutto i palazzi al cui interno sono presenti studi professionali, medici, avvocati,dentisti, commercialisti in primo luogo, ma anche agenzie di assicurazioni ealtre tipologie di agenzie che hanno tanta clientela proveniente dall'esterno equindi tanta gente che utilizza l'ascensore senza partecipare alle spese, chehanno reintrodotto questo sistema.

Sistema che, in verità, non è che sia stato accoltocon il sorriso da tutti. I liberi professionisti ed in genere chi accogliepubblico dall'esterno, contesta il costo maggiore che già sopporta nella bolletta del condominio e quindi nonaccetta di buon grado che a pagare ulteriormente sia la propria clientela. Ma,dall'altra parte, gli inquilini mal sopportano il viavai di persone nel propriopalazzo, oltretutto se devono sostenere dei costi per permettere loro dispostarsi da un piano all'altro.

Così, da buoni italiani, ci si sta incaponendo nellepossibili "alternative" al sistema: dando per scontato che il miglior risparmio (anche energetico) sarebbe quello di fare qualche piano a piedi, studi e agenzie distribuiscono monete peroffrire almeno un passaggio al "ritorno", oppure uno degli impiegati scendequando squilla il citofono per andare a prendere il cliente, oppure qualcunosta pensando a reintrodurre la famosa chiave da distribuire ai condomini, giàin auge negli anni '80 oppure, dato che siamo nel 2013, al pin da digitare per far partire l'ascensore.

E se il pin dovesse essere scoperto dallo sconosciuto diturno che, dopo aver scroccato il passaggio, poi ha anche la felice idea dipubblicare il codice su Facebook? Ascensore gratis per tutti!