Il 18 ottobre, in occasione dello Sciopero Generale indetto dai sindacati, incroceranno le braccia anche i dipendenti della Scuola, docenti ed Ata.

Il volantino prodotto dai Cobas spiega le motivazioni dello sciopero indetto: si protesta contro la svalutazione del sistema, contro la distruzione delle pensioni pubbliche e contro l'aumento dell'orario di lavoro. Le rivendicazioni che si tentano di ottenere tramite questa forma di protesta sono nuovi finanziamenti per la scuola pubblica, un aumento dello stipendio di insegnanti e ATA di 300 euro al mese, l'immediato pensionamento di coloro che rientrano nei "quota 96", l'assunzione dei precari su posti vacanti e l'obbligatorietà dell'insegnamento della religione, materia fino ad ora definita alternativa, mossa che porterebbe alla formazione di migliaia di cattedre e conseguentemente a migliaia di posti di lavoro in più nel settore scuola.

In concomitanza con lo sciopero è stata organizzata anche una manifestazione a Roma, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 10,00 del 18 ottobre, e relativo corteo fino a Piazza Saa Giovanni.

Ad aderire allo sciopero non solo i dipendenti del settore scuola iscritti al sindacato dei Cobas, ma anche quelli della sigla sindacale  USB e CUB.

Anche se quasi tutte le scuole hanno diramato le circolari riferite allo sciopero ancora non è stato reso noto se le lezioni saranno garantite o meno, tutto dipenderà dall'adesione allo sciopero di insegnanti e personale non docente della scuola, che sarà comunicato nei prossimi giorni.