Tanto rumore per nulla. Può essere così riassunto quanto accaduto in Italia a livello politico. Fino a ieri il Pdl era pronto a far cadere il Governo, dopo la presentazione delle dimissioni da parte dei ministri del centrodestra. In aula invece il Governo del Premier Enrico Letta oggi ha ottenuto la fiducia in Parlamento.

In altre parole un Governo in procinto di cadere è succeduto a se stesso, ma ora l'Esecutivo Letta, in contiguità a quelle che sono le politiche europee basate sull'austerità, rischia di diventare da questo punto di vista ancor più aggressivo.

Questo è quanto afferma l'Unione Sindacale di Base (USB) con una nota che, nel giorno della conferma del Governo Letta, a sua volta conferma lo Sciopero Generale nazionale del 18 ottobre del 2013 contro, tra l'altro, quelle politiche di sostegno alle banche, ai mercati ed alla finanza che l'attuale esecutivo intende portare avanti in ottica europeista.

L'Unione Sindacale di Base, nel rivendicare quelle che sono le motivazioni dello sciopero generale nazionale del 18 ottobre del 2013, che culminerà con una grande manifestazione a Roma, ricorda come in Italia la disoccupazione abbia raggiunto livelli insostenibili così come le misure adottate continuano ad essere impopolari e sono causa di contrazione dei diritti e di perdita di potere d'acquisto per i salari e le pensioni. Ed a tutto ciò si aggiunge lo smantellamento delle politiche per il welfare con la conseguenza che il diritto alla salute ed al benessere dei cittadini sta scomparendo.