Riforma Pensioni Governo Letta, novità esodati e problema assistenza ai disabili: in arrivo le risorse per la salvaguardi complessiva di 9 mila esodati, ovvero dei 6500 già indicati in precedenza e dei 2500 nel 2011 in congedo per assistere familiari malati. Ma a tenere maggiormente banco al momento è la questione relativa all'emendamento alla legge 104 che avrebbe reso utili ai fini della contribuzione i periodi di congedo finalizzati all'assistenza ai disabili.

La riforma pensioni del Governo Letta, ovvero i piccoli interventi che rientrano nel quadro previdenziale voluti del Governo, continuano quindi a far discutere.

Mentre arrivano novità per gli esodati, novità non risolutive, ma che permettono comunque la salvaguardia complessiva di 9 mila soggetti, scoppia il caso dell'assistenza ai disabili, per il solito motivo: non si sa bene quanto costerebbe includere tali periodi di congedo per motivi assistenziali a fini contributistici, quindi il Governo, per motivi economici, mette le mani avanti e blocca tutto.

La risposta su tale, nuova problematica apertasi sul fronte della riforma pensioni del Governo Letta non si è fatta attendere. Fish, ovvero la Federazione Italiano per il Superamento dell'Handicap, ha prontamente rilasciato una nota in cui si sollecita caldamente il Governo a reinserire l'emendamento bocciato dalla Commissione Bilancio.

Oggi, scrive la Federazione "Viene conteggiata come anzianità quella che deriva esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria. Sono esclusi dal computo, quindi, permessi e congedi fruiti dai lavoratori per assistere i familiari con grave disabilità".

Tale esclusione rappresenta chiaramente come si continui "ad ignorare incredibilmente il lavoro di cura".

E continua il presidente Pietro Barbieri, citando dati Istat, sottolineando come il 70,1% dei soggetti gravemente disabili non benefici di supporto domiciliare pubblico, e di conseguenza chiede "secondo il Parlamento chi si prende cura di quelle persone?".

Di conseguenza nel quadro della riforma pensioni del Governo Letta si chiede la reintroduzione dell'emendamento al fine di sanare quella che, non a torto, è definita un'ingiustizia e anche "un'assurdità".

Nei prossimi giorni vedremo se il ministro Giovannini e la Commissione Bilancio torneranno sulla loro decisione.